BRUNO ROCCA MARIA ADELAIDE 2019

Documenti notarili del XIX secolo attestano la presenza dei Rocca nel Comune di Barbaresco a partire dal 1834. Da documenti e testimonianze successive, l’attività della famiglia risulta quella di un’azienda agricola polivalente, in cui la viticoltura svolge un ruolo importante per il bilancio familiare. Nel 1958 l’azienda si sposta dal centro di Barbaresco nella zona di Rabajà, dove i Rocca acquistano appezzamenti rinomati di uve dalla straordinaria qualità. La consapevolezza di possedere un patrimonio enoico unico nel suo genere e la volontà di valorizzare il secolare bagaglio agricolo dei Rocca, spinge Bruno, classe 1951, a specializzarsi nella vitivinicoltura, e il 1978 segna la prima vendemmia i cui frutti verranno imbottigliati per la prima volta sotto il nome di famiglia. In quest’ottica di rinnovamento e riscoperta della tradizione, Bruno Rocca modernizza e rinnova l’azienda, con l'obiettivo di innalzare la qualità dei vini. Negli anni '90 l'azienda si consolida come realtà vitivinicola riconosciuta a livello internazionale e, grazie all’acquisizione di nuovi vigneti (per un totale di 15 ettari) a Treiso, a Neive (nella zona Currà) e a Vaglio Serra, nell’astigiano, oltre al Barbaresco comincia la produzione dei grandi vini del Piemonte: Langhe Nebbiolo, Barbera d’Alba, Dolcetto e Chardonnay. Oggi, accanto a Bruno Rocca, lavorano i figli Luisa e Francesco. La vendemmia avviene a mano, esclusivamente in piccole cassette aerate, cui segue una seconda selezione all’ingresso della cantina. Solo il miglior frutto possibile raggiunge la diraspatrice, che esegue una separazione soffice, sgranellando i grappoli senza rompere raspo e acino. Ogni vigna viene vinificata separatamente: in modo naturale e senza forzature, comincia la fermentazione alcolica, seguita dalla fermentazione malolattica. Affinamento in legno: botti con stagionatura minima di 40 mesi, essiccate all’aperto senza l’utilizzo di mezzi meccanici, adatte ad esaltare la naturale evoluzione dei vini.