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ROGER SANCERRE VIEILLES VIGNES BLANC 2018
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  • ROGER SANCERRE VIEILLES VIGNES BLANC 2018

ROGER SANCERRE VIEILLES VIGNES BLANC 2018

  • Produttore:Jean-Max Roger
  • Denominazione:Sancerre AOC
Sancerre Vieilles Vignes Blanc prende vita da uve Sauvignon Blanc in purezza, provenienti dai vigneti Le Petit Chemarin, La Poussie e altri vigneti di qualità del villaggio di Bué. Le viti, dell'età di 40 anni e oltre, sono coltivate su un suolo calcareo chiamato Les Caillottes e su marne kimmeridgiane, con esposizione a sud-est/sud-ovest. Pressatura e lunga fermentazione con lieviti naturali a temperatura controllata. Affinamento in vasche di acciaio inox (70-80%) e botti di rovere da 400 litri (20-30%) per 10-14 mesi. Colore: oro chiaro con riflessi verdi. Le caillottes calcaree conferiscono finezza ed eleganza a questo vino, mentre le marne donano potenza e struttura, supportate da un parziale invecchiamento in botte. Al palato: avvolgente, di grande intensità e persistenza.
Prezzo 39,00 €
Tasse incluse
Quantità

Da degustare con

  • Tabacco #1
  • Sigaro Cubano
  • Sigaro Domenicano

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Scheda tecnica

  • Anno2018
  • DenominazioneSancerre AOC
  • Vitigno100% Sauvignon Blanc
  • RegioneLoira
  • NazioneFrancia
  • Gradazione alcolica13%
  • Formato0,75L
  • AstuccioNO

Descrizione produttore

Jean-Max Roger è una tenuta di famiglia situata nel villaggio vinicolo di Bué, nel cuore dei vigneti di Sancerre, che affina un savoir-faire di generazioni per produrre vini che uniscono struttura ed eleganza. Agli inizi degli anni '70 Jean-Max rileva i 4 ettari di vigneto lasciati in eredità dai suoi genitori e, con sua moglie Nicole, si dedica allo sviluppo della tenuta, fino a donarle i contorni attuali. Nel 2004, dopo varie esperienze in Francia e all'estero, Thibault ed Etienne si uniscono al padre nell'azienda agricola di famiglia. Oggi la tenuta si estende su 34 ettari, di cui 28 nella denominazione Sancerre e 6 nella denominazione Menetou-Salon. Più di 40 appezzamenti offrono un'eccezionale diversità di esposizioni, pendii e suoli, distribuiti sui tre principali terroir della regione. Questa diversità, unita al savoir-faire enologico, consente a ciascun vino di esprimere nella sua struttura, eleganza e finezza tutta l'originalità del proprio terroir. I vigneti sono gestiti secondo le consuetudini della regione vinicola: viti basse con una densità da 7.000 a 8.000 ceppi per ettaro e potatura a Guyot Poussart, che permette di bilanciare bene i piedi e di rispettare il flusso della linfa. Sono in corso di sperimentazione nuove tecniche di inerbimento e sovescio, derivate dall'agricoltura conservativa, per strutturare il suolo e modificarlo in modo naturale, evitando gli impatti negativi di lavorazioni meccaniche e ripetuti passaggi di attrezzi. Sono inoltre in fase di sperimentazione nuove strategie fitosanitarie per ridurre il numero di interventi nel corso dell'anno. Le uve appena raccolte vengono trasferite nelle presse, dove vengono immediatamente pigiate. Dopo 48-72 ore di riposo statico, il mosto viene decantato e lasciato fermentare in tini. I lieviti indigeni assicurano la prima parte della fermentazione e apportano una grande complessità aromatica, in particolare floreale. Lieviti selezionati garantiscono la fine della fermentazione per preservare la purezza e la nitidezza aromatica. Il prolungato affinamento sulle fecce totali apporta complessità e struttura, preservando frutto e freschezza.

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