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LOUIS LATOUR PULIGNY-MONTRACHET LES REFERTS PREMIER CRU 2018
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  • LOUIS LATOUR PULIGNY-MONTRACHET LES REFERTS PREMIER CRU 2018

LOUIS LATOUR PULIGNY-MONTRACHET LES REFERTS PREMIER CRU 2018

  • Produttore:Maison Louis Latour
  • Denominazione:Puligny-Montrachet AOC
Terroir da cui provengono alcuni dei migliori Chardonnay del mondo (tra cui i famosi Montrachet, Chevalier-Montrachet e Bâtard-Montrachet), Puligny-Montrachet è un'area di denominazione di 216 ettari, delimitata da Meursault a nord e da Chassagne-Montrachet a sud. Il vigneto Les Referts, classificato Premier Cru, possiede viti dell'età media di 35 anni, si sviluppa su un sottosuolo calcareo e ghiaioso e gode di un'ideale esposizione a sud-est. Fermentazione tradizionale in botti di rovere, 100% malolattica, affinamento da 8 a 10 mesi in botti di rovere francese a tostatura media, nuove al 50%. Naso: aromi di vaniglia e brioche. Palato: rotondo e fresco.
Prezzo 140,00 €
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Scheda tecnica

  • Anno2018
  • DenominazionePuligny-Montrachet AOC
  • Vitigno100% Chardonnay
  • RegioneBorgogna
  • NazioneFrancia
  • Gradazione alcolica13,5%
  • Formato0,75L
  • AstuccioNO

Descrizione produttore

Fondata nel 1797, la Maison è di proprietà da undici generazioni della famiglia Latour ed è attualmente gestita da Louis-Fabrice Latour. Con un patrimonio di oltre 50 ettari di vigna nei più prestigiosi Cru della Borgogna, Louis Latour si è costruita la reputazione di azienda di qualità anche per i vini di négoce, grazie alla capacità di selezionare conferitori di grande affidabilità. Il cuore della Maison è ad Aloxe-Corton, dove si trovano la cantina di vinificazione dei vini rossi, all’interno dello Château Grancey, e ben 33 ettari di proprietà nei Grand Cru Corton e Corton-Charlemagne. Ci sono poi le importanti parcelle possedute all’interno dei Grand Cru Chambertin, Romanée-Saint-Vivant, Chevalier-Montrachet e Batard-Montrachet. Alle porte di Beaune si trovano la cantina di vinificazione dei vini bianchi, i laboratori di analisi, la linea d’imbottigliamento e la tonnellerie. Produce circa 3000 fusti l’anno: metà di questi coprono il fabbisogno annuale della Maison, gli altri vengono venduti a produttori internazionali. Le tecniche di vinificazione sono molto semplici, rispettose della tradizione e tali da consentire all’azienda la possibilità di rivendicare un vero e proprio stile Louis Latour, con vini che non assecondano mai il fluttuante gusto del mercato. I rossi sono fini, eleganti e vibranti. Le macerazioni sono abbastanza brevi ma intense, in modo da permettere un’ottima estrazione del frutto e dei tannini, evitando così sovraestrazioni. I vini hanno colori tenui, ma un buon supporto alcolico, condizione utile per garantire loro buona longevità. I bianchi sono strutturati, ricchi e ben equilibrati. La ricerca della potenza dello Chardonnay non viene mai subordinata alla tipicità del terroir di provenienza delle uve. Notevole attenzione viene riservata anche all’ideale acidità dei vini, ritenuta fondamentale per non avere bianchi troppo rotondi. La Maison Louis Latour esporta i due vitigni principali della Borgogna fuori dalla loro zona d'origine, investendo alla fine degli anni ‘70 nell’Ardèche, nel tentativo (riuscito) di produrre uno Chardonnay da accostare ai migliori cru della Côte-d’Or. Alla fine degli anni ‘80 pianta Pinot Nero in Provenza, nel dipartimento del Var, arrivando oggi a produrre un rosso fresco, fragrante, ma anche di bella complessità. Dal 2017 Christophe Deola, enologo e ingegnere del prestigioso Istituto Agronomico di Parigi, è responsabile dell'azienda: appassionato, erudito e meticoloso, Deola è alla continua ricerca dell'eccellenza per produrre vini di statura, finezza ed eleganza. Dall'inizio degli anni '90 la Maison Louis Latour pratica attivamente la viticoltura sostenibile e lavora per preservare gli ecosistemi e la biodiversità dei propri vigneti.

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